Il turismo retico soffre di molti mali. Li ha evidenziati il BAK, l'ufficio per la ricerca congiunturale di Basilea, esaminando in profondità l'offerta turistica dei Grigioni, il cantone che, col Ticino, non è riuscito ad approfittare della ripresa dei pernottamenti manifestatasi l'estate scorsa in Svizzera. L’analisi giunge a chiare conclusioni, soprattutto pensando alla realtà simili a quelle grigionese in Austria ed Italia.
L’elenco delle pecche è lungo. Si va dalla scarsezza del numero dei letti nei piccoli hotel (il 18% del totale contro il 40-60% dei diretti concorrenti) al fatto che ci sono pochi alberghi a 4 e 5 stelle (il 25%, mentre in Austria sono il 50%). Ma non solo. I Grigioni soffrono anche per la loro monocultura di ospiti svizzeri e tedeschi. Un altro fattore negativo è poi quello legato agli alti costi del lavoro, dei generi alimentari e delle costruzioni.
Lo spot grigionese che spopola
RSI Info 23.07.2015, 13:40
Ma non mancano neppure gli aspetti positivi sui quali puntare per rilanciare il settore. A cominciare dalla grande flessibilità del mercato del lavoro, dalla bassa fiscalità e dalla facilità di accesso rispetto alle comparabili realtà austriache.
Quali esempi positivi il BAK segnala tre realtà L'Humorfestival di Arosa che attira quasi 20’000 visitatori permettendo un'occupazione degli alberghi dell'80% e veicolando un'immagine positiva della località. C'è poi il Rocks Resort di Flims-Laax. Permette di evitare i letti freddi (pur vendendo gli appartamenti a privati) aggiungendo valore aggiunto per vari settori economici e per tutta la destinazione. Infine c'è lo sci-lift solare di Tenna che, oltre a permettere di guadagnare con la vendita di corrente, ha saputo ottenere l'attenzione dei media e attirare turisti nella regione.
Diem/GS