Due rifugiati avrebbero attraversato il confine tra Italia e Svizzera illegalmente a bordo di un battello della Navigazione del Lago Maggiore camuffati da turisti. Come? Con la complicità di una psicologa italiana, volontaria su una nave della Marina militare della vicina penisola. La notizia viene riportata dal GdP – che cita un articolo de L’Espresso – nella sua edizione di venerdì.
La donna, un’attivista favorevole all’apertura totale delle frontiere per tutti i profughi diretti in Europa, ha acquistato ad Arona tre biglietti di andata e ritorno – "per non destare sospetti" – per Locarno. I tre… turisti non sono stati sottoposti a controlli né a bordo del natante, né ai debarcaderi.
I due ragazzi, di origine africana, hanno poi preso un treno a Locarno diretti a Francoforte dove, hanno fatto sapere alla loro ”passatrice”, sono arrivati senza problemi.
Non è dato sapere se sia tratta di un caso unico o se ve ne siano stati altri ma è la dimostrazione che, ha spiegato il comandante della Regione IV delle guardie di confine Mauro Antonini, "il flusso dei migranti in questa fase segue anche dei tragitti nuovi, utilizzando mezzi di trasporto diversi".
mrj