Gli assicurati che non hanno pagato l’assicurazione malattia di base (LAMal) e per i quali la procedura di esecuzione è sfociata in un attestato di carenza beni nel 2015 sono costati al canton Ticino 14,2 milioni di franchi. Lo scrive martedì il Corriere del Ticino.
Il numero di cittadini morosi e di “cattivi pagatori” è in costante aumento in tutta la Svizzera. Carlo Marazza, direttore dell’Istituto delle assicurazioni sociali, precisa che il dato cantonale “in un confronto federale può dirsi nella media”.
L’entrata in vigore ad inizio 2015 della modifica dei sussidi di cassa malati ha permesso di contenere la spesa. Il risparmio è stato pari ad una ventina di milioni di franchi, aggiunge Marazza, permettendo così un intervento sociale più mirato ed equo e migliorando il sistema di prestazioni.
Oggi, martedì, il Consiglio di Stato illustrerà i risparmi che andranno a comporre il piano di bilancio di 180 milioni. L’intervento, scrive ancora il CdT, toccherebbe anche il settore della sanità e socialità.
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