Il Consiglio federale ha reso noto che fino ad oggi sono 20 le imprese italiane, su 50 estere in totale, che si sono annunciate all'Amministrazione federale delle contribuzioni (AFC) per farsi includere nel registro IVA, in seguito alla modifica della relativa ordinanza, entrata in vigore a inizio anno.
Il Governo, rispondendo a un'interrogazione di Ignazio Cassis (PLR/TI), precisa che le aziende interessate - italiane e no - sono molte di più, 1’100 a fine giugno.
Da gennaio, tutte le ditte estere attive in Svizzera devono indicare il numero IVA sulla notifica on line e versare l’Imposta sul valore aggiunto, qualora il loro fatturato ammonta almeno a 100'000 franchi. Nella sua risposta, l’Esecutivo precisa che il numero di imprese italiane “è da prendere con riserva, in quanto è ipotizzabile che possa essere più importante”. Limiti informatici impediscono al momento di effettuare controlli incrociati.
ATS/bin