Il CardioCentro nell'EOC? Dovrà essere "un istituto in cui sarà garantita l'indipendenza medica e gestionale". L’accordo è avvenuto lontano dai riflettori e i diretti interessati confermano con cautela, quasi prudenza dopo anni di polemiche e discussioni anche aspre, ma la conclusione cui è giunta la Commissione mista dei medici di EOC e CardioCentro è una di quelle destinate a destar clamore dopo l'iintervento del professor Moccetti a Falò a inizio ottobre. Il breve rapporto consegnato due settimane fa è considerato "solo uno strumento di lavoro" ma schizza uno scenario sanitario e amministrativo autonomo del CardioCentro "post 2020" dopo anni di negoziazioni infruttuose. Nel dicembre 2020, infatti, la Fondazione CardioCentro Ticino si scioglierà passando sotto l'Ente ospedaliero e per quella data la commissione dei clinici (primari di EOC e FCCT) coordinata dal primario di chirurgia dell'EOC Raffaele Rosso caldeggia, sostenendola all'unanimità, una soluzione "win win" che salvaguardi l'autonomia gestionale e medica.
Non solo cuore
Non ci sarà più una fondazione, ma un Istituto - un po' come lo IOSI o il NeuroCentro. Un nuovo soggetto nell'EOC, integrato ma distinto, per preservare l'eccellenza medica raggiunta, conservare il cosiddetto "brand" CardioCentro che potrà allargare il suo raggio d'azione divenendo un Centro Cardiotoracico, non limitandosi solo a cardiologia e cardiochirurgia. Un quadro ben lontano dalle ipotesi di smantellamento e di inglobamento nell'ente che avevano causato malumori e irrigidito i negoziati tra Ente ospedaliero e dalla clinica specializzata fondata nel 1995 dal professor Moccetti.
Ora il CdA, poi la politica
Il rapporto della Commissione mista dei medici verrà presentato a gennaio al Gruppo di lavoro misto coordinato da Luca Crivelli, poi toccherà al CdA dell'EOC decidere entro fine del 2019 quale ipotesi sottoporre al Governo e al mondo politico ticinese. Non è che un inizio, ma la strada indicata in modo concorde dai medici pare indicare la rotta e visto la loro autorevolezza ben difficilmente il mondo politico potrà non tenerne conto.
(m.h./Quot)