Il lago di Lugano si sta riscaldando, e non è il solo a subire questo destino. Nuovi studi, nati da collaborazioni tra specialisti di tutto il mondo, hanno analizzato i dati provenienti da più di un centinaio di specchi d’acqua, incluso il Ceresio. I risultati illustrano la globalità del fenomeno e rivelano la complessità degli effetti.
L’aumento delle temperature facilita la fioritura di alghe potenzialmente nocive e un minor mescolamento degli strati. Quest’ultimo fenomeno causa carenze di ossigeno negli strati più profondi e favorisce gas nocivi, come il metano e l’idrogeno solforato.
Gli organismi acquatici non sono immuni a questi fenomeni. I ricercatori temono stravolgimenti delle comunità biologiche e perdite di biodiversità.
Gli studi, ai quali ha partecipato l’Istituto Scienze della Terra (SUPSI), si riferiscono a cambiamenti già avvenuti. La situazione è dunque destinata ad aggravarsi nel prossimo futuro.