Il numero dei deputati del Gran Consiglio ticinese non verrà ridotto a 60 e resta quindi a 90. Lo ha deciso il Legislativo cantonale che ha respinto l’iniziativa parlamentare elaborata, presentata dal deputato Boris Bignasca (Lega dei Ticinesi) con 58 voti favorevoli, 4 contrari e 10 astenuti.
Il Parlamento, ricordiamo, aveva peraltro già respinto a schiacciante maggioranza una petizione dai contenuti analoghi presentata in giugno da Donatello Poggi e Peter Walder.
Non è quindi passata la tesi dell’iniziativista secondo la quale la cura dimagrante avrebbe permesso “di snellire i lavori del plenum e di velocizzare i tempi delle decisioni nell’interesse della popolazione”.
Per la maggioranza a dilatare i tempi delle decisioni “non è tanto il numero dei deputati, quanto la lunghezza delle procedure”, come ha ricordato il relatore Franco Celio (PLR). Inoltre non è certa una riduzione dei costi della politica e del numero dei deputati nelle commissioni in caso di accettazione.
SP