Ticino e Grigioni

Il cinema che cambia, anche in Svizzera

Più streaming, meno presenze nelle sale e precarietà nella cultura: a Locarno il consigliere federale Alain Berset ha parlato delle sfide per la politica culturale

  • 4 agosto 2022, 11:35
  • 20 novembre, 15:21
02:29

RG 12.30 del 04.08.2022 Il servizio di Laura Dick

RSI Info 04.08.2022, 14:30

  • Keystone
Di: Pa.St. 

Più streaming, meno presenze nelle sale. L'industria cinematografica sta cambiando, anche in Svizzera. L'obiettivo è dunque di stare al passo con i cambiamenti. La Confederazione intende farlo con il messaggio sulla cultura per gli anni 2025-2028, attualmente in elaborazione.

È quanto ha sottolineato il consigliere federale Alain Berset che oggi, giovedì, è intervenuto in un incontro con la stampa nell'ambito del Locarno Film Festival. Un incontro in cui ha innanzitutto parlato dei successi e delle opportunità del cinema elvetico.

Dalla Svizzera a Cannes e alla Berlinale

Anche quest'anno il cinema svizzero ha infatti ottenuto notevoli successi ai festival internazionali, con tre opere presentate a Cannes e undici alla Berlinale. Il paese è inoltre stato apprezzato dal pubblico internazionale come ospite d'onore del Festival del cinema d'animazione di Annecy. Anche i festival elvetici hanno registrato un buon numero di presenze.

Più investimenti con la Lex Netflix

La competitività dell'industria cinematografica elvetica dovrebbe aumentare, lo ha ricordato Berset, con la modifica della legge sul cinema che il popolo ha approvato lo scorso 15 maggio. La modifica determina per i prossimi anni un aumento degli investimenti dei servizi di streaming nella produzione svizzera.

La precarietà nella cultura

La pandemia - ha aggiunto il consigliere federale - ha evidenziato l'importanza che la cultura riveste per la società, ma ha anche messo in luce la situazione di precarietà in cui vivono molti operatori culturali. Tra gli obiettivi futuri si contano quindi soluzioni per migliorare le condizioni lavorative, specialmente in materia di sicurezza sociale.

Il ministro ha parlato anche di carenze rispetto alla parità dei sessi, per esempio riguardo alla presenza femminile in funzioni dirigenziali e ai salari.

Il messaggio sulla cultura, attualmente in preparazione, definirà le linee guida della politica culturale della Confederazione. Sarà sottoposto al Consiglio federale nella primavera del 2023, prima di essere posto in consultazione.

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RG 07.00 del 04.08.2022 Il servizio di Laura Dick

RSI Info 04.08.2022, 13:09

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