Giornata di festa sabato in Calanca dove è stato celebrato l’anniversario di un evento iscritto nella storia della valle e dei Grigioni. Il 7 luglio 1921 in valle si svolse infatti la prima corsa dell’autopostale di tutto il cantone. La novità fu fortissimamente voluta dalle autorità e dagli abitanti che, sentito dell’introduzione del servizio in valli ticinesi simili alla Calanca, pur di ottenerlo a loro volta, si rivoltarono contro le autorità federali e cantonali che non volevano ascoltarli. Tramite la clamorosa protesta dell’aprile 1921 (per giorni impedirono l’accesso in valle ai funzionari postali addetti al trasporto della messaggistica) ottennero il risultato sperato. Il servizio Grono-Rossa prese avvio tre mesi dopo e da allora si svolge con autoveicoli (la prima “posta” era di marca Berna e fu soprannominata “la scimmia”).
Per alcuni anni la Calanca fu l’unica regione in tutti i Grigioni a disporre di un servizio di trasporto per la corrispondenza, le merci e le persone tramite veicoli a motore su gomma (inizialmente piene). Nel resto del cantone invece era svolto dalle PTT con i carri, le carrozze, le diligenze o, laddove era già arrivato come in Mesolcina, al treno.
Il camion di una ditta di Basilea circola sulle strade retiche trainato dai cavalli durante il periodo in cui nei Grigioni restò in vigore il divieto assoluto di circolazione dei veicoli a motore
Nei Grigioni era infatti in vigore il divieto generale di circolazione automobilistica introdotto dal cantone nel 1900 (solo 4 anni dopo che le prime auto avevano fatto la loro apparizione in Svizzera all’Esposizione nazionale di Ginevra). Restò valido fino al 1925, quando dopo 10 votazioni popolari, si passò al "parziale permesso di circolazione delle automobili". Per circolare sulle strade retiche i conducenti delle automobili dovevano spegnere il motore a scoppio e richiedere il traino con cavalli o buoi.
L’anniversario dei 100 e 1 anni del servizio (il centenario è passato senza festeggiamenti a causa delle incertezze legate al Covid) è stato sottolineato sabato con una giornata speciale cui hanno preso parte centinaia di persone. Ha visto transitare in valle diversi autopostali del passato e la storica prima diligenza della Calanca che svolse il servizio dal 1915 al 1921. Comprata dal Museo Moesano nel 1956, dal 2017 si trova immobile nella teca all’imbocco della valle. Poco distante quindi dal luogo in cui i calanchini dimostrarono tutta la propria risolutezza nel rivendicare l’arrivo della posta a motore, malgrado le leggi cantonali.