Diciannove enti pubblici, in maggioranza comuni, hanno impiegato complessivamente un centinaio di richiedenti l'asilo per un totale di 50'000 ore di lavoro da quando nel 2014 in Ticino si è cominciato a ricorrere al lavoro di chi è in attesa di sapere se potrà o meno rimanere in Svizzera. Gli interessati fanno domanda al cantone, che seleziona i partecipanti al progetto e sigla una convenzione. Nella maggior parte dei casi, l'opera richiesta consiste nella pulizia di sentieri o in piccoli lavori edili. L'ultimo esempio? Da inizio maggio sono in otto ad alternarsi alla costruzione dei muri perimetrali di una stalla sull'Alpe di Arami, a 1'500 metri quota sui monti sopra Gorduno, dove un'antica terrazza di 50 ettari sta tornando a vivere per iniziativa del patriziato e della Fondazione Alpe Arami. Attualmente sono una ventina i richiedenti all'asilo impiegati sul territorio cantonale.
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