Ticino e Grigioni

"Il rally non è un flagello"

Avuta "luce verde", l'organizzatore della prova ticinese ricorda che l'evento durerà poco con disagi, pure ecologici, limitati

  • 29 aprile 2017, 12:15
  • 23 novembre, 05:53
L'organizzatore Max Beltrami spiega come i disagi siano limitati a tutti i livelli

L'organizzatore Max Beltrami spiega come i disagi siano limitati a tutti i livelli

  • Ti-Press

L’autorizzazione concessa nei giorni scorsi dal Governo ticinese per lo svolgimento del 20° Rally Ronde del Ticino pure (in minima parte) nel Mendrisiotto farà storcere qualche naso, come avvenne a febbraio quando si seppe che la gara sarebbe tornata a sud del ponte di Melide.

Tre mesi fa fioccarono critiche e interrogazioni ambientaliste, ma in merito l’organizzatore Max Beltrami riferisce alla RSI alcuni aspetti come il fatto che "si tratti di una prova speciale di 3,3 km percorsa da auto rispettose dell’ambiente per regolamento". In secondo luogo, sottolinea Beltrami, la strada tra Balerna e Pedrinate "sarà chiusa poche ore e percorsa da una novantina di veicoli, valore in media inferiore rispetto a quanto la tratta sopporta quando è aperta al traffico" sullo stesso arco di tempo.

Il presidente dell’evento ha altresì precisato che il rally "coinvolge da sempre aziende importanti della regione; è quindi per onorarne il sostegno che per i vent’anni si è tornati nel Mendrisiotto. Senza contare, infine, che la manifestazione è d'aiuto per esercenti e albergatori sottocenerini".

EnCa

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