La fattura dell'imposta di circolazione, che gli automobilisti ticinesi riceveranno per posta nei prossimi giorni e dovranno pagare entro inizio marzo, sarà uguale a quella del 2019. La nuova formula, contenuta nel messaggio approvato in maggio dal Governo, è ancora al vaglio del Parlamento, fa sapere il Dipartimento delle istituzioni in un comunicato di martedì.
RG 12.30 del 14.01.2020 Il servizio di Amanda Pfändler
RSI Info 14.01.2020, 13:42
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Sono immutati, in particolare, i coefficienti di bonus e malus applicati in base alle emissioni di CO2 dei singoli modelli e lo "sconto" del 5% già in vigore lo scorso anno. L'ammontare del balzello può essere calcolato con l'apposito strumento online.
Il cantone incasserà dunque ancora una volta 132,8 milioni di franchi, oltre a 3,5 milioni per le imposte di navigazione, per un parco veicoli che comprende 322'841 unità, di cui 226'020 automobili (un centinaio in più rispetto al 2019).
Il futuro sistema dovrà seguire criteri di sostenibilità ambientale ma anche di copertura dei costi, allineando il Ticino alla media nazionale. Secondo dati diffusi in giugno dall'Amministrazione federale delle finanze, gli introiti dell'ufficio della circolazione rappresentavano nel 2017 il 175% delle uscite.
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