Ticino e Grigioni

Impresario condannato, ma evita l’usura aggravata

Processo alle criminali con colpo di scena - L’accusa al 52enne di versare stipendi troppo bassi ai suoi operai cade per un vizio di forma - Il suo avvocato non era presente agli interrogatori

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02:49

Ticino: impresario parzialmente assolto per un vizio di forma

SEIDISERA 16.12.2024, 18:00

  • Tipress
Di: SEIDISERA/Calcagno/Spi 

Impresario edile condannato, ma assolto dall’imputazione principale, quella di usura aggravata. È il colpo di scena con cui si è chiuso lunedì il processo che ha visto comparire davanti alle Assise criminali di Lugano un 52enne italiano. L’uomo, titolare di un’impresa, era accusato di aver taglieggiato 12 operai attivi su importanti cantieri ticinesi (tra cui quello di AlpTransit a Sigirino).

L’accusa di versare stipendi troppo bassi è caduta per un vizio di forma. Perché durante l’inchiesta gli operai sono stati interrogati senza che il 52enne o il suo legale fossero presenti. Il risultato è che è stato condannato a un anno di detenzione sospeso per le uniche accuse che hanno retto alla forma e alla prescrizione, ossia l’amministrazione infedele aggravata e la falsità in documenti ripetuta. Il valtellinese aveva sottratto più di un milione e 200’000 franchi dalla società che amministrava. La procura e l’avvocato che rappresenta gli operai hanno detto ai microfoni della RSI che valuteranno se fare ricorso.

Il processo ha tuttavia accertato i fatti che avevano spinto alla denuncia il sindacato UNIA. Sono stati ammessi anche dall’imputato (che aveva accettato un accordo con la procura). L’impresario aveva architettato almeno due modi per pagare gli operai (non qualificati) con un “salario italiano” leggermente maggiorato, ma ben lontano dal minimo obbligatorio. Questo per più di 3 anni, dal 2014 al 2017. La cifra complessiva di stipendi non versati è stata di circa 100’000 franchi.

Il dibattimento odierno conferma, da un lato, che il modo con cui si conducono le inchieste conta. Nel 2019 diversi impresari erano stati assolti (sempre dal reato di usura) per un tecnicismo, un impedimento a procedere, perché non potevano venir giudicati sugli stessi fatti per cui la procura aveva emesso un decreto d’abbandono.

Dall’altro canto, si è avuta un’altra prova che lo sfruttamento dei lavoratori in Ticino effettivamente esiste, anche su cantieri importanti: in aula si è parlato di quello di AlpTransit a Sigirino o della stazione FFS di Lugano. Al tempo stesso resta tuttavia difficile arrivare a delle condanne nette e che facciano giurisprudenza per questo reato grave: l’usura.

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Sfruttava gli operai, condannato

Il Quotidiano 16.12.2024, 19:00

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