Rischia più di cinque anni di carcere il 41enne ungherese che presto comparirà alle Assise Criminali. Il caso – mai emerso finora – riguarda quanto sarebbe avvenuto il 24 gennaio scorso, a Cimadera. All’origine della vicenda una banalissima disputa tra lui e la donna a cui aveva affidato i propri cani, e che da qualche tempo si lamentava, sostenendo di non essere stata pagata.
Quel giorno l’uomo l’avrebbe vista incamminarsi verso il bosco, in compagnia del suo di cane. Con un’ascia in pugno avrebbe quindi deciso di seguirla, per poi scagliarsi su di lei. Un solo colpo, alla testa, sferrato con la parte piatta della lama.
Alla presunta vittima è stata riscontrata una ferita superficiale, da ascrivere appunto – sempre secondo l’accusa – a ciò che il procuratore pubblico Claudio Luraschi considera come un tentato omicidio, almeno nella forma del dolo eventuale. È questa infatti l’ipotesi con la quale ha rinviato il 41enne a giudizio.
L’imputato, dietro le sbarre da allora, respinge con fermezza ogni addebito. Con sé – ha dichiarato – non aveva alcuna scure, e alla donna avrebbe rivolto soltanto degli insulti. Il dibattimento, che si aprirà il 21 ottobre, sarà dunque indiziario.