Ticino e Grigioni

"In trent'anni mai visto un annegamento del genere"

Marcel Luraschi commenta il tragico incidente avvenuto nel Ceresio, ricordando le misure di sicurezza da attuare in caso di pericolo

  • 11 agosto 2023, 05:52
  • 11 settembre 2023, 14:26

I rischi del lago

Il Quotidiano 10.08.2023, 19:00

Di: Quot/SEIDISERA

“In trent’anni di pattugliamenti non ricordo di aver mai assistito a un doppio annegamento del genere”. Così Marcel Luraschi, responsabile della polizia lacuale ticinese, commenta il tragico incidente che mercoledì sera ha portato alla morte di una coppia di turisti francesi nelle acque del Ceresio.

I due avevano noleggiato una barca da otto cavalli nel pomeriggio. Secondo una prima ricostruzione la donna si sarebbe sentita male dopo essersi tuffata in acqua. Il compagno si sarebbe quindi lanciato nel lago nel tentativo di salvarla, senza mai più riemergere.

Il noleggio del natante in questione, comune sulle sponde ticinesi, non richiede ai clienti né il possesso della patente nautica né la conoscenza del nuoto. “Chiunque può noleggiare una barca”, spiega Luraschi, “l’importante è rispettare le direttive date dal noleggiatore”. Direttive che concernono particolari obblighi e doveri. Tra i molti: "indossare un giubbotto di salvataggio se non si sa nuotare ed evitare di tuffarsi in acqua, onde evitare uno shock termico”.

Ed è proprio sull’eventualità dello shock termico che nelle ultime ore ci si è interrogati. “L’acqua attualmente è 25 gradi; quindi non definirei pericolosa la balneazione in quel punto”, ha dichiarato Marcel Luraschi. “Non si segnalano nemmeno zone a rischio: il lago è tranquillo e non ci sono correnti tali da trascinare una barca o una persona sott’acqua”. Naturalmente, quando si parla di shock termico non bisogna basarsi sulla temperatura dell’acqua “tout court, ma dobbiamo basarci sulla differenza repentina di temperatura” con l’ambiente esterno. Maggiore è il divario, più problemi sorgono.

La polizia lacuale, tuttavia, non scarta alcuna ipotesi. L’incidente può essere ricondotto a molteplici cause: “un trauma, un problema cardiologico, la spossatezza o l’alcolemia”. Saranno gli esami del caso a chiarire l'origine della tragedia.

Cosa fare in caso di pericolo

Allarmare i soccorsi è la misura principe da attuare di fronte a un caso di annegamento. Secondariamente, per chi aiuta, mantenere la lucidità è fondamentale. In tal senso è importante avere piena coscienza delle “proprie capacità di salvataggio”, senza cadere nel famigerato effetto tunnel: un eccesso di temerarietà che spinge il soccorritore a ignorare i potenziali rischi del soccorso. Per un recupero sicuro è allora importante avvicinarsi alla persona in pericolo con un galleggiante, come un giubbotto o un’imbarcazione.

Due turisti annegati nel Ceresio

SEIDISERA 10.08.2023, 18:11

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