Senza controlli certificati sui materiali non ci sarà nessuna attività di trasporto di inerti tra Ticino e Lombardia. A dirlo, in sostanza, è una risoluzione votata oggi, giovedì, a Milano, nel corso della seduta congiunta della Commissione Ambiente e Protezione Civile e della Commissione speciale per i rapporti tra la Lombardia e la Confederazione elvetica.
Il nodo è uno solo, ed è già stato affrontato con l’intesa di coordinamento transfrontaliero siglata a Mezzana il 12 marzo 2015: chi garantisce per il materiale di scavo ed i rifiuti edili che attraversano i valichi per essere portati in Italia per poter essere poi, magari, riutilizzati?
Il presidente della Commissione ambiente, Luca Marsico, ha detto senza mezze misure che viste le differenti norme in materia, è necessario un sistema di controllo di questi rifiuti in ingresso in Italia. "È essenziale per garantire sia la salvaguardia territoriale che ambientale, ha detto Marsico, stabilire un percorso di controlli codificato dei materiali inerti che giungeranno in Regione Lombardia che non può diventare deposito indiscriminato ed incontrollato di materiali provenienti dal Ticino".
sdr