Ci sono le Medie 1 di Bellinzona sullo sfondo di un nostro giro d'orizzonte sul ritorno sui banchi - e sulle esigenze della scuola - secondo il punto di vista dei docenti. Più di 5'000 insegnanti si apprestano a tornare in cattedra con la consueta positività, ma anche nella consapevolezza di non pochi problemi.
Alle Medie 1 incontriamo Linda Cortesi - sindacalista del VPOD per l'area dell'insegnamento - che si sofferma anzitutto sulle implicazioni legate alla carenza di docenti. Un problema con radici remote. "Non è stato formato abbastanza personale per colmare il ricambio generazionale fra insegnanti", ci dice, segnalando la persistenza di un problema di ordine ormai strutturale.
La categoria è poi ben consapevole dei problemi logistici di quelle sedi che, per via di ristrettezze o indisponibilità di spazi, non risultano funzionali alle esigenze dell'insegnamento. "Negli ultimi anni, gli investimenti nelle scuole non sono stati la priorità del Cantone.. Ci si trova così oggi con diverse necessità o casi al limite", osserva al riguardo Linda Cortesi.
Fra l'aumento del numero degli allievi e la costante evoluzione dei programmi, i docenti sottolineano quindi un carico davvero crescente di lavoro. "Ciò che è chiaro è che le sollecitazioni cui siamo sottoposti sono sempre più impegnative. Insegnare oggi non è comparabile a come si insegnava qualche decennio fa", afferma Verena Dinardo, insegnante di francese alle Medie 1 della capitale.
Il "nuovo modo di fare scuola, di essere docenti", ci dice Dinardo, va ormai ben al di là delle modalità tradizionali di trasmissione della cultura e delle conoscenze, estendendosi anche allo "sviluppo emotivo degli allievi", sia per quanto attiene alle relazioni con i coetanei, che per quelle con gli insegnanti e il mondo degli adulti in genere.
Alex Ricordi
VIDEO - L'intervista a Linda Cortesi
VIDEO - L'intervista a Verena Dinardo
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