Meno allievi per classe, introduzione di docenti d'appoggio, più mense e più doposcuola. È quanto viene proposto dall'iniziativa nominata "Aiutiamo le scuole comunali. Per il futuro dei nostri ragazzi" depositata nel novembre del 2009 e presentata mercoledì da chi l'ha lanciata. L'iniziativa continua a dividere gli schieramenti politici e i ticinesi si esprimeranno il prossimo 28 settembre.
La riforma è sostenuta dal Partito socialista e dai sindacati OCST e VPOD, ma è osteggiata in Parlamento dagli altri partiti. La spesa per Cantone e Comuni è stimata tra i 28 e i 38 milioni, da spalmare sull'arco di 5 anni. "Investire nella scuola garantisce un ritorno", spiega Raoul Ghisletta, uno dei promotori, ribattendo a chi sostiene che sono fondi spesi male.
Red. MM/CSI
CSI 18.00 del 11/06/2014 Il servizio di Naima Chicherio
RSI Info 11.06.2014, 19:54
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