Ticino e Grigioni

L’Istituto di medicina legale ai raggi X

Autopsie, ma non solo, l’attività che ruota attorno alla struttura inaugurata a Bellinzona fa luce sui morti, ma anche sulle violenze - “La parte più difficile sono i bambini”

  • 19.02.2024, 20:27
03:50

Il Ticino ha il suo Istituto di medicina legale

Il Quotidiano 19.02.2024, 19:00

Di: QUOT/RSI Info 

Se in passato i consulti medico-legali venivano demandati a professionisti esterni, soprattutto italiani, il vantaggio del nuovo Istituto di medicina legale di via Salvioni a Bellinzona, attivo da gennaio, ma inaugurato ufficialmente lunedì, è quello di riunire sotto lo stesso tetto quattro professionisti che assicurano 24 ore su 24 il servizio. E che lavorano con lo standard svizzero, come avviene negli altri otto istituti della Confederazione.

L’anno scorso sono state 85 le autopsie legali, 110 nel 2022, quasi una ogni tre giorni. La diminuzione va di pari passo con il maggior ricorso a uno strumento utilissimo per il medico legale, la TAC post mortem. A Locarno c’è l’unica sala per autopsie medico-legali del canton Ticino. Si trova presso l’istituto di patologia cantonale, ma dal 2025 verrà trasferita a Bellinzona, dove appunto è stato creato il nuovo Istituto di medica legale. “L’autopsia medico-legale viene fatta su mandato del procuratore pubblico se vi è un sospetto di omicidio, ma anche quando vi sono incidenti stradali o sul lavoro che dobbiamo documentare e ricostruire”, spiega alla RSI la direttrice del neonato Istituto, Rosa Maria Martinez.

La TAC post mortem, fa notare inoltre Martinez, “fornisce molte informazioni prima di procedere con l’esame interno. Esse vengono fatte a Lugano nella radiologia dell’EOC. Abbiamo un radiologo forense che ha svolto questa formazione”. La direttrice non nasconde il lato emotivo della professione: “Siamo persone normali, con empatia. La parte più difficile, per me, è quando ci sono i bambini. Ma è importante che qualcuno lo faccia. Per questo ho ottenuto una specializzazione in pediatria forense e in pedo-patologia. Ma anche per me non è sempre facile”.

L’aspetto del confrontarsi in questi casi è importante: “Essere in tanti aiuta, perché noi abbiamo un debriefing costante. Finita l’autopsia ne discutiamo, se qualcuno ha un problema non esitiamo a parlarne subito con il collega”, dice il medico legale Luisa Andrello.

Ma l’attività del medico legale non si limita soltanto alle autopsie. Anzi, contrariamente a quanto si pensa, la maggior parte degli interventi riguarda persone vive. Persone che hanno subito gravi violenze. Sono state 162 l’anno scorso le richieste per visite cliniche, praticamente il doppio rispetto alle autopsie e in netta crescita rispetto al 2022 .

“Possiamo intervenire per i casi di violenza domestica, di colluttazioni, risse con lesioni gravi con la vita in pericolo, per cui bisogna valutare, come in un caso di omicidio, tutto ciò che è successo prima e la dinamica che ha portato alla produzione di quelle lesioni. Prima facciamo gli accertamenti con la polizia, più possiamo essere precisi nel rispondere ai quesiti che ci pone la magistratura”, dice ancora la direttrice Martinez. Esiste una sala visite dove vengono incontrate le persone che hanno subito una violenza. C’è anche un locale, spiega la direttrice, dove vengono scattate le fotografie con la polizia scientifica.

Dal primo gennaio l’Istituto di medicina legale ha ricevuto un nuovo mandato dalla Confederazione, quello di aiutare a stabilire l’età dei minori non accompagnati. Quei rifugiati di cui non sempre è facile stabilire l’età. L’anno scorso sono stati una novantina i ragazzi esaminati, quest’anno almeno 250. “Con la radiologia dell’EOC e con l’ospedale a Mendrisio dobbiamo fare una radiografia della mano e dei denti, per vedere in quale fase di sviluppo si trovano quelli del giudizio. In base a questi risultati decidiamo anche se effettuare una TAC della clavicola”, spiega la direttrice.

È ancora giovane il nuovo Istituto di medicina legale di Bellinzona, ma è già un fulcro di una serie di attività. Che avvengono in collaborazione con vari attori, la Polizia scientifica, il laboratorio di tossicologia forense di Olivone, la radiologia dell’EOC, l’Istituto pediatrico della Svizzera italiana. E a breve si attende il riconoscimento come centro formativo per futuri medici legali FMH.

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