L’aeroporto di Samedan rinnovato in due tappe

L’aeroporto di Samedan, con un’ottantina di voli giornalieri, in questo periodo dell’anno è uno scalo molto trafficato, ma anche molto vecchio. E il progetto per rinnovarlo è fermo, soprattutto per una questione di costi. Si era partiti con un investimento di 22 milioni di franchi, poi esplosi a 88 milioni per un progetto molto più grande rispetto al primo. Dall’anno scorso si punta a un compromesso: spendere circa 35 milioni per un aeroporto moderno e funzionale. Ma toccherà al popolo votare per far decollare il progetto.

“’L’aeroporto è molto importante per il turismo in tutta l’Engadina, e anche per il Cantone”, ha spiegato il direttore finanziario di Engadin Airport, Christian Gorfer, ai microfoni della RSI. “È un aeroporto internazionale: arrivano da tutte le parti del mondo direttamente qua in montagna. Sono fiducioso che la gente si renda conto dell’importanza dell’aeroporto”.

“La decisione più importante è voler realizzare tutti gli edifici per l’aeroporto in diverse tappe”, aggiunge poi Mario Cavigelli, presidente della società infrastruttura Infra. “Parliamo al momento di due tappe e naturalmente, secondo punto importantissimo, ridurre i costi di costruzione”.

Una nuova base per la REGA

“Entro la fine del 2026, inoltre, qui ci dovrà essere la nuova base hangar della REGA, per dare sicurezza a tutta la valle”, prosegue poi Gorfer. Il capannone attuale è infatti obsoleto e inadeguato alla nuova flotta di elicotteri che entrerà in servizio nei prossimi anni.

Il primo passo sarà quindi la costruzione di tutta la nuova area dedicata alle compagnie di elicotteri. “Una svolta decisiva” secondo Fabrizio Balsarini, capobase della Swiss Helicopter Samedan. “Dà un sospiro di sollievo: aumentiamo la logistica, e l’efficienza proprio in tutto. Miglioramenti indispensabili, anche per gli altri stabili dell’aeroporto, di proprietà dei comuni dell’Alta Engadina”.