L’arrivo dei migranti solleva “perplessità” a Rovio

Il Park Hotel di Rovio, da anni in disuso, si prepara ad ospitare dei migranti. Mentre fervono i lavori di miglioria della struttura, il sindaco di Val Mara cerca di aggiungere elementi a una notizia che sta creando discussioni: “Delle persone del quartiere di Rovio - dice Jgor Zocchetti ai microfoni del Quotidiano - hanno cominciato a far circolare delle voci già tre settimane fa. Tanto che c’è stato anche un atto parlamentare della Lega che anticipava la problematica. Come sindaco ho cercato in tutti i modi di trovare delle informazioni dal Cantone. Ma purtroppo, ancora venerdì 28 febbraio, mi era stato confermato che il Park Hotel era una delle tante ipotesi sul tavolo”.

Venerdì scorso la comunicazione: da ipotesi la struttura di Rovio è diventa la scelta dell’autorità superiore. Frutto di una trattativa diretta col proprietario. Solo due giorni fa il Municipio di Val Mara ha potuto incontrare il Cantone: “Abbiamo espresso loro quelle che sono le nostre perplessità. Ovvero l’ubicazione in una zona residenziale, non ben servita dai mezzi pubblici”.

Per quanto tempo i migranti resteranno a Rovio? Si tratta di uomini soli o di famiglie? Da dove provengono? La RSI lo ha chiesto all’Ufficio dei richiedenti l’asilo e rifugiati e alla Croce Rossa. La risposta è stata che le informazioni saranno fornite alla popolazione durante la serata pubblica del prossimo 18 marzo.

Sembra che il numero dei richiedenti potrebbe variare in funzione delle necessità. “Si parla di una quarantina di ospiti. L’hotel dispone però di 96 posti”, riferisce il sindaco. “Il timore principale, forse, è che anche se sono solo 40, il quartiere di Rovio ha 800 abitanti. Parliamo quindi già del 5% della popolazione”.

Perplessità e domande sono state sollevate mercoledì anche in un interrogazione di alcuni esponenti del PLR. Come succede spesso in casi simili, c’è chi cerca rassicurazioni. “Ci è stato detto che i rifugiati che arriveranno hanno già ottenuto il permesso d’asilo per restare e dunque iniziano quella che è una prima integrazione”. Tutte le risposte il prossimo 18 marzo.