Ticino e Grigioni

L’aurora boreale vista con occhi esperti

Anche i ricercatori dell’osservatorio fisico-meteorologico di Davos sono rimasti incantati dal fenomeno osservato negli scorsi giorni

  • 8 novembre 2023, 22:27
  • 8 novembre 2023, 22:32
02:43

L'aurora boreale in Svizzera

Telegiornale 08.11.2023, 21:10

Di: TG 

L’aurora boreale visibile all’inizio di questa settimana ha incantato tutti. Anche chi questo fenomeno lo guarda con altri occhi, come i ricercatori dell’osservatorio fisico-meteorologico di Davos. Il loro obiettivo è quello di capire meglio questi fenomeni.

“Questi eventi succedono più frequentemente durante e anche poco prima del picco dell’attività del ciclo solare, che dura undici anni. Nel 1921 l’aurora boreale si è potuta vedere anche alle Hawaii. Nel 1989 una grande massa di particelle solari ha colpito la provincia del Quebec in Canada, causando un black-out di diverse ore”, spiega il fisico solare Krzysztof Barczynski,

Le ondate di plasma che si staccano dal sole possono dunque causare problemi. Non biologici o alle persone, ma ai satelliti, fondamentali per far funzionare diverse cose sulla terra – dagli aeroplani alle reti di comunicazione.

“Quando le particelle solari colpiscono l’atmosfera della terra, la densità atmosferica aumenta e impedisce ai satelliti di mantenere la loro rotta. In casi estremi dei satelliti possono venir distrutti, come ad esempio è successo l’anno scorso quando Elon Musk ne perse una quarantina”

Per evitare danni simili servono degli strumenti che prevedano la meteorologia spaziale. Uno di questi, ai quali hanno lavorato anche gli scienziati di Davos, è stato lanciato nello spazio tre anni fa. È il cosiddetto Solar Orbiter, un satellite che osserva il Sole.

“Il nostro obiettivo futuro è quello di fare delle previsioni simili a quelle meteorologiche sulla terra. In questo modo si potrebbe reagire rapidamente per proteggere le infrastrutture a rischio, in vista di una tempesta solare o geomagnetica. Questi dati saranno anche importanti per le persone che andranno sulla Luna o su Marte, dove non c’è lo schermo dell’atmosfera. Le previsioni gli permetteranno di mettersi al sicuro, ad esempio, in rifugi di protezione”, conclude l’astrofisico Nils Janitzek

Traguardi ambiziosi per i ricercatori di Davos e per quelli sparsi in tutto il mondo. Ma ci sono ancora diversi misteri da svelare, nascosti attorno e dentro alla stella madre del nostro sistema solare.

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