Con un decreto penale, il Ministero pubblico della Confederazione (MPC) ha condannato la banca BSI per riciclaggio di denaro aggravato in relazione al caso del fondo malese 1MDB. Tuttavia, due filiali del fondo, che erano parti civili nel procedimento, si sono opposte alla sentenza. Il Tribunale penale federale (TPF) dovrà pronunciarsi sul caso.
Giovedì l’MPC ha confermato un articolo del sito di notizie online Gotham City. Citando quest’ultimo, la Procura federale ha rilevato che l’indagine “ha accertato che, tra l’agosto 2010 e il giugno 2014, la banca non ha adottato tutte le misure organizzative ragionevoli ed essenziali per prevenire il reato di riciclaggio ripetuto e aggravato”.
Il decreto penale è stato emesso l’11 gennaio, al termine di un’indagine durata sei anni. L’MPC ha inflitto a BSI una multa di 4,5 milioni di franchi. A differenza delle due filiali del fondo malese, la banca ticinese ha accettato il decreto penale, secondo quanto riportato da Gotham City.
Secondo l’MPC, il reato di riciclaggio è stato commesso “da diversi dipendenti, in particolare da due consulenti che lavoravano nell’ufficio di Singapore e che erano anche responsabili delle relazioni bancarie a Lugano legate al fondo sovrano malese”.
BSI (ex Banca della Svizzera italiana) è stata acquisita nel 2016 dalla società zurighese EFG International.
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