Ticino e Grigioni

La CORSI diventa SSR.CORSI

Assemblea ordinaria, a Lugano Besso, della cooperativa regionale della Società svizzera di radiotelevisione – Modificati gli statuti per diventare più trasparenti e credibili

  • 11 giugno 2022, 18:07
  • 26 giugno 2023, 11:57
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Sabato presso l’auditorio Stelio Molo della RSI a Lugano Besso

  • RSI
Di: SEIDISERA/Red.MM

Si è svolta oggi, sabato, presso l’auditorio Stelio Molo della RSI a Lugano Besso l’assemblea ordinaria della CORSI, la cooperativa regionale della SSR che nella Svizzera italiana rappresenta il pubblico della Radiotelevisione svizzera. I 128 membri presenti hanno approvato l’adeguamento del nome della cooperativa, che ora si chiamerà SSR.CORSI.

Le intenzioni della CORSI, è stato spiegato durante l’assemblea, sono di diventare più autorevole e più efficace. Ma anche quello di essere più trasparente e credibile, in particolare per quel che riguarda la sua funzione di garante della qualità dell'offerta del servizio pubblico. Per farlo si è dovuto mettere mano agli statuti, non senza qualche discussione anche se ogni modifica è stata accettata quasi sempre a larga maggioranza dai presenti.

Ora, ogni candidatura per i futuri membri sarà verificata da parte del comitato del consiglio regionale, per permettere poi all'assemblea di scegliere chi dovrà occupare le poltrone. Fine delle candidature selvagge, quindi, o per successione per favorire, almeno negli intenti, profili e competenze che di fatto servono alla CORSI. Altro cambio - che ha fatto discutere – è quello della fine delle rappresentanze. Voterà solo chi è presente alle assemblee. Chi non c'è non potrà farsi più rappresentare - come successo oggi, creando pure qualche difficoltà poi risolta con i quorum. Questo per dare più credibilità alla cooperativa. Alcune cariche all'interno dei vari organi della CORSI saranno inoltre messe a concorso, cosa che oggi non avviene. Da ultimo - e qui però bisognerà attendere per vedere che effetto avrà sui programmi della RSI – si vuole che i rapporti del Consiglio del pubblico ma anche di quelli regionali abbiano più peso.

La CORSI difende il servizio pubblico

Il Quotidiano 11.06.2022, 21:00

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