L’ex vice primario di chirurgia dell’ospedale La Carità di Locarno è stato rinviato a giudizio alle Assise correzionali con l’accusa di truffa per mestiere consumata (per un ammontare di 35'000 franchi) e tentata (20'000 franchi), nonché per falsità in documenti. Il medico era finito sotto inchiesta per una vicenda di false fatturazioni: l’uomo è accusato di aver manipolato i dati interni riuscendo a farsi riconoscere interventi in realtà effettuati da due capi clinica.
Per quanto concerne questi ultimi, la Procura ha comunicato martedì di aver emesso un decreto d'abbandono, per "assenza di dolo nell’agire". Una decisione analoga era stata presa qualche mese fa nei confronti di tre segretarie.
In relazione alla vicenda, finirono sotto un'inchiesta parallela, condotta dal procuratore generale John Noseda, anche i membri del Consiglio di amministrazione dell'Ente ospedaliero cantonale, accusati di non aver segnalato alla magistratura i fatti di cui erano a conoscenza. Anche nei loro confronti venne però emesso un decreto di abbandono.
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Dal Quotidiano:
20.10.2015: La Carità, medico a giudizio