Anche Lugano ebbe la sua battaglia. Nella notte tra il 14 e il 15 febbraio del 1798 un manipolo di cisalpini sbarcò alla foce del Cassarate, entrò in città per la porta di San Rocco e invase la contrada di Canova. Gli spari svegliarono “gli abitanti che pacificamente dormivano, i quali tutti tremanti e sbigottiti e non sapendo ciò che fosse, non ardivano per timore di uscire di casa”.
L’obiettivo dichiarato era quello di annettere il luganese alla Repubblica Cisalpina fondata da Napoleone in Italia. Non riuscirono però: furono sconfitti dai Volontari luganesi. E ci fu anche un morto: il giovane Giovanni Taglioretti, ricordato ancora oggi da targa una posta in Via Canova.
Liberi, ma svizzeri
Per l’occasione questa sera come ogni anno il corpo dei Volontari poserà una corona d’alloro sotto l’iscrizione. La manifestazione è aperta ai cittadini e comincerà alle 19.00 con lo schieramento dei Volontari davanti al Municipio e la sfilata fino in Via Canova.
Jonas Marti