Militari, pompieri, soccorritori delle ambulanze, poliziotti, personale delle FFS, sanitari, militi della PCi, funzionari e giornalisti RSI. All’incirca 3'000 persone da domenica mattina sono impegnate nell’esercitazione internazionale Odescalchi con epicentro a Chiasso che proseguirà fino a martedì mattina. I movimenti di uomini e mezzi sono in corso da alcune ore, coordinati dallo stato maggiore posto a Rivera.
Le prime ore di Odescalchi
La situazione di catastrofe (simulata) è cominciata con un incidente ferroviario a Chiasso che coinvolge un merci carico di combustibile. Si sviluppano grandi esplosioni e una nube tossica minaccia la popolazione sui due lati del confine. E poi, visto che le tragedie non arrivano mai sole, seguono incendi e incidenti con altre centinaia di feriti.
Obiettivo è simulare l’intesa tra autorità elvetiche e italiane, enti civili e militari e tra chi deve occuparsi di gestire l’emergenza acuta e chi dovrà pensare al ritorno alla vita normale.
Diem
Rete Uno in campo
L'esercitazione oggi sarà seguita da due inviati della Squadra esterna dalle 7 alle 17 con aggiornamenti per il Programma, ma pure per il Canale di servizio Odescalchi realizzato dalla RSI nell'ambito del mandato di servizio pubblico della SSR che in caso di crisi e/o allarme è l’organo d’informazione ufficiale delle autorità che garantisce un filo diretto con la popolazione in ogni momento e in qualunque situazione.