Le cosche calabresi puntavano a gestire sempre più parcheggi attorno all'aeroporto della Malpensa per reinvestire i guadagni generati dalle loro attività criminali e riciclare il denaro. E' uno degli inquietanti aspetti che emergono dall'inchiesta "Krimisa" che giovedì mattina (nelle province Varese, Milano, Novara, Ancona, Aosta, Cosenza, Crotone, Firenze) ha portato all'arresto di 34 persone (27 in carcere e 7 ai domiciliari) accusate a vario titolo di crimini commessi con l'aggravante del metodo mafioso. I reati spaziano dall’incendio all’estorsione, passando per violenza privata, lesioni personali, minaccia, detenzione di armi, spaccio di sostanze, truffa ai danni dello Stato eccetera.
Il giudice per le indagini preliminari della procura di Milano ha disposto il sequestro di due parcheggi privati: il Malpensa Car Parking e il Parking Volo Malpensa (uno a Cardano al Campo, l'altro a Ferno), oltre a metà delle quote della società Star Parkings. In totale il decreto ha consentito di sequestrare beni per un valore complessivo di 2 milioni di euro.
I carabinieri sono riusciti a documentare summit criminali della cosca di Legnano-Lonate Pozzolo durante i quali, oltre alle questioni prettamente politiche, c'era anche la pianificazione imprenditoriale della cosca, i cui proventi erano investiti in parte nell'acquisto di ristoranti e di terreni per la costruzione di parcheggi poi collegati con navette allo scalo lombardo. L’indagine avrebbe anche accertato anche un legame tra l'ex sindaco di Lonate Pozzolo, Danilo Rivolta, e alcuni esponenti della 'ndrangheta.
Dalla radio
Contenuto audio
RG 12.30 del 04.07.19: la corrispondenza di Alessandro Braga
RSI Info 04.07.2019, 14:36
RG12.30 del 04.07.19: la corrispondenza di Thomas Paggini
RSI Info 04.07.2019, 14:40
RG 18.30 del 04.07.19: la lotta alla 'ndrangheta in Lombardia analizzata dal giornalista di Repubblica Sandro de Riccardis al microfono di Chiara Savi
RSI Info 04.07.2019, 20:40