La pedopsichiatria andrà a Stabio (per ora)

“In aumento sono soprattutto i disturbi del comportamento alimentari, disturbi legati all’autolesionismo, a ideazioni o tentativi di suicidio”. Alexia Aldini, capa dei servizi medico psicologici del Sottoceneri racconta, ai microfoni della RSI, una situazione preoccupante per quanto riguarda la pedopsichiatria. Situazione che ha reso urgente uno spazio dedicato alle cure pedopsichiatriche, che saranno momentaneamente spostate a Stabio. In questo modo i posti letto disponibili passeranno da cinque a dodici.

Lunedì il Gran Consiglio ha infatti approvato a larga maggioranza il trasferimento del servizio, in attesa che possa traslocare a Bellinzona, dove cinque opposizioni stanno bloccando l’iter procedurale. Il livello di urgenza è alto e a dimostrarlo sono anche le risorse che si è disposti a mettere in campo: un investimento iniziale di oltre un milione di franchi sommato a un affitto di oltre mezzo milione all’anno.

Nel 2023 quasi 150 giovani sono stati ricoverati alla clinica psichiatrica di Mendrisio o nel reparto di pediatria dell’ospedale Civico di Lugano per problemi psichiatrici. Numero al quale va aggiunto quello delle cliniche private. Questi necessitano di interventi specifici che, come spiega il direttore della clinica di Mendrisio Daniele Intraina, rendono particolarmente inappropriata una coabitazione tra minorenni e maggiorenni. A fargli eco anche la dottoressa Aldini: “Esporli a modelli, a comportamenti problematici cronici diventa fortemente controindicato”.

Lo spostamento della pedopsichiatria permette anche di fornire più posti letto dedicati ai minorenni, sottolinea Intraina. “Quello che è importante è poter fornire delle risposte in prossimità e delle risposte tempestive”, questo per evitare che un disturbo si cronicizzi. “Tutto quello che viene fatto a favore dei minorenni consideriamolo un investimento per il nostro Paese”.