Ticino e Grigioni

Avvio lento per il nuovo centro psichiatrico minorile

Prevista a Bellinzona per il 2025, la struttura affronta sfide logistiche che ne potrebbero ritardare l’apertura - Progetto ancora in fase di domanda di costruzione

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Disagio giovanile, due progetti ticinesi in arrivo

SEIDISERA 05.09.2024, 18:56

  • Keystone
Di: SEIDISERA/Natda

Il nuovo centro psichiatrico di cura per minori, atteso a Bellinzona nel 2025, è un primo passo verso la risoluzione di una carenza da tempo evidente nel settore della pedo-psichiatria. L’apertura del centro non sembra però imminente, visto che la struttura è attualmente nella fase di domanda di costruzione.

Oggi il minireparto di pedo-psichiatria si trova al 14esimo piano dell’ospedale Civico di Lugano, con soli cinque posti disponibili. Questa soluzione provvisoria dovrà cessare entro la fine del 2025 a causa di alcuni lavori di ristrutturazione, periodo in cui la nuova struttura a Bellinzona non sarà ancora operativa. “Stiamo cercando una soluzione transitoria. Ci sarà un ampliamento, ma la logistica e le prestazioni saranno limitate”, conferma Paolo Bianchi, direttore della Divisione della salute pubblica.

L’area scelta per la prossima soluzione temporanea offrirà più letti rispetto all’attuale, ma non raggiungerà i venti posti necessari che la struttura di Bellinzona dovrebbe fornire. “Le esigenze di ricovero sono in aumento, come dimostrano chiaramente le statistiche. Senza questa struttura, molti minori finiscono per essere ricoverati in cliniche psichiatriche per adulti, cosa tutt’altro che ideale”, aggiunge Bianchi.

Oltre ai problemi di capacità, vi sono preoccupazioni riguardo al tipo di assistenza che verrà fornito. Una struttura ad Arbedo Castione, ad esempio, si concentrerà sugli interventi educativi intensivi piuttosto che sulla pedo-psichiatria, trattando i giovani in situazioni di disagio con diverse modalità di intervento, tra cui il “time out” disciplinare e l’esecuzione delle pene minorili.

Mario Ferrarini, direttore della Fondazione Vanoni, responsabile del progetto ad Arbedo Castione, spiega: “Il progetto è in una fase avanzata, ma partire da zero in Ticino senza precedenti simili ha richiesto più tempo del previsto. Stiamo finalizzando gli ultimi aspetti basandoci sull’esperienza di altri cantoni”.

L’apertura del centro psichiatrico minorile di Bellinzona e la gestione delle strutture transitorie rimangono infatti cruciali per colmare il divario nella cura psichiatrica dei minori.

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