Per chi soffre di allergie, un giorno di pioggia non è sufficiente. Anzi, dopo le precipitazioni di mercoledì, la situazione è peggiorata, come conferma alla RSI il medico allergologo Giovanni Ferrari: "Se piove per tre o quattro giorni, l'acqua libera l'aria dai pollini, abbassandone la concentrazione. Ma in questo modo si potenzia la presenza di pollini in pianura e il paziente li sente ancora di più".
Frassino, betulla, platano e quercia, in arrivo anche le tanto temute graminacee: il polline nell'aria sta dando filo da torcere ai molti allergici. Com'è la situazione attuale in Ticino? La diffusione dei pollini è in linea con gli anni precedenti, osserva ancora l'esperto. "Si è rallentata un attimino col freddo, ma poi con il weekend pasquale i pollini si sono scatenati".
Sempre più persone allergiche
E sono sempre di più le persone che soffrono di rinocongiuntivite, con due picchi: "Uno riguarda i giovani e gli adolescenti, l'altro gli adulti cinquantenni o sessantenni che tornano a essere allergici o diventano allergici col passare degli anni" dice l'allergologo Ferrari.
L'aumento delle persone allergiche negli anni è dovuto a ipotetiche cause: da una parte motivi genetici e dall'altra cause ambientali (stagioni polliniche prolungate e smog) e indebolimento del sistema immunitario.
Innanzitutto la prevenzione
Come comportarsi in caso di sviluppo di allergie ai pollini? Prima di tutto viene la prevenzione: "Nei momenti di picco pollinico si consiglia di non uscire di casa, di lavarsi e spazzolarsi i capelli per togliere i pollini, e di evitare di tenere le finestre aperte durante le ore notturne". Il secondo passo è l'uso di farmaci antistaminici. E quando il paziente soffre per un periodo molto lungo, l'allergologo può prevedere delle terapie di desensibilizzazione.
Picco di allergie nel 2022
Il Quotidiano 10.08.2022, 19:00