Le acque del lago Maggiore si abbassano per colpa del caldo di tre centimetri al giorno, sono sei miliardi di litri. Un numero considerato "importante" dalle autorità che in queste ore, sulle ticinesi, sponde lombarde e piemontesi, controllano il livello. "Non siamo in una situazione di emergenza" e "la situazione del Ceresio è più o meno stabile", afferma comunque Laurent Filippini, capoufficio dei corsi d'acqua.
"Siamo a circa 13 centimetri sopra lo zero idrometrico - dice l'operatore della protezione civile italiana Claudio Perozzo - e andiamo verso la cosiddetta soglia di magra. I temporali degli scorsi giorni hanno apportato 45 millimetri di pioggia e ne sono attese altre in grado di portare un po' di acqua ma, nel frattempo, rimangono bloccati gli aliscafi per alcune destinazioni (all'Isola Madre in particolare) a causa del pescaggio degli alettoni". Se non ci sarà una ulteriore crescita presto potrebbe toccare ai traghetti, mentre cominciano ad affiorare le secche che impediscono navigazioni sotto costa. Sul bacino svizzero nessuna sospensione per il momento.
Se dovessero arrivare le cosiddette "bombe d'acqua" nei prossimi giorni c'è meno pericolo di esondazione. "A gioire, conclude il tecnico della protezione civile che fa il monitoraggio dei pluviometri, sono gli albergatori che con la secca hanno spiagge più lunghe a affollate.
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