L'alberello di questo Natale lo compro "locale". Sono sempre più numerose le famiglie che infatti preferiscono acquistare abeti cresciuti in Svizzera. Coop ogni anno vende circa 100'000 piccole conifere e di queste quasi il 70% sono di origine nazionale. Il 90% del venduto totale è costituito dalla varietà "Nordmann", il cui prezzo si aggira attorno ai 100 franchi per le taglie più piccole.
"Li facciamo coltivare a Berna da alcuni anni, anche su 'pressione' della nostra clientela — sottolinea Alberto Stierlin, proprietario del vivaio di Muzzano —. Costano di più, ma sono molto più belli perché tagliati due giorni prima". Stierling svela che ogni stagione sono circa trecento i "Nordmanniani" che se ne vanno. "Ma noi offriamo, gratis, anche un servizio di baby sitting", precisa. Una sorta di "cura per il resto dell'anno" offerta alla pianta in vaso, che poi il cliente ritira dodici mesi dopo. Non solo: a Zurigo, in pieno centro, esiste pure un'area coltivata dove chi vuole può servirsi e portarsi a casa il "pezzo" tagliato fresco di giornata e a chilometro zero (vedi servizio del telegiornale).
Ma il ciclo vitale delle piantine non si ferma con il Natale, nel mese di febbraio le società subacquee del Locarnese e del Luganese ne posano a centinaia sul fondale dei rispettivi laghi, affinché il materiale diventi letto per il fregolo del pesce persico e rifugio naturale per gli avannotti di molte specie di pesci.
Le decorazioni naturali, poi, sono nettamente più favorite rispetto a quelle "plasticose". "Quello che piace davvero è variare stile e colori, mentre i clienti rimangono sulla stessa varietà di albero da un Natale all'altro", osserva Ramón Gander, portavoce di Coop. Quest'anno sono di moda il blu reale, il rame e il viola. Secondo il concorrente Migros, invece, bianco, rosso, verde, argento e oro vanno sempre forte, anche se si assiste a un ritorno dei colori pastello.
ATS/px
Dalle teche RSI: Quotidiano (07.01.2009): Alberi di Natale recuperati per... i pesci