Questi giorni di canicola che sta interessando anche il nostro Cantone, al di là del tragico caso avvenuto martedì sera in un camping di Muzzano costato la vita a una bambina di 5 anni, porterebbe a presupporre che i servizi di ambulanza siano presi d’assalto per malori e disagi vari dovuti alle elevate temperature e all’afa. In realtà, stando alle informazioni da noi raccolte dai vari servizi di ambulanza ticinesi e del Moesano, la situazione generalmente non è allarmante.
Salendo da Chiasso verso Airolo, il Servizio autoambulanza del Mendrisiotto rileva qualche intervento in più rispetto a stagioni normali, tra cui alcuni nei cantieri ma per situazioni sanitarie pregresse in alcune persone che, complice il caldo estremo, hanno dovuto essere curate. La Croce Verde di Lugano registra pure maggiori sollecitazioni negli ultimi mesi, ciò che però non è direttamente collegato con il periodo di canicola.
Situazione complessivamente calma nel Sopraceneri. La Croce Verde di Bellinzona quantifica in un 10% l’aumento delle richieste di soccorso legate alla situazione meteo ma anche in questo caso non vi è nessun tipo di allarme. Stesso scenario al Servizio ambulanza Locarnese e Valli. Trevallisoccorso registra pure un lieve aumento delle chiamate, nulla di preoccupante affermano da Biasca, e non necessariamente legato alla canicola. Il Servizio ambulanza del Moesano conferma di non avere ricevuto appelli a causa del caldo.
Alcuni responsabili dei servizi autolettiga ritengono che il fatto che molte persone delle categorie a rischio (anziani, bambini, persone con problemi di salute pregressi) hanno seguito i consigli del Cantone per affrontare le giornate tropicali ed evitato comportamenti potenzialmente a rischio, abbia permesso di contenere le chiamate di soccorso legate a questa fattispecie.
Swing
L'acqua scarseggia
I meteorologi senmbrano essere concordi: la canicola dovrebbe terminare con l'arrivo di aria più fresca e di temporali. In attesa di cospicue precipitazioni, però la lista dei comuni ticinesi che vietano l'utilizzo dell'acqua potabile per scopi non domestici non fa che allungarsi. Mercoledì è infatti toccato alla città di Lugano raccomandare l'uso parsimonioso dell'acqua in alcuni quartieri. Sorgenti sempre meno generose, e consumi alle stelle a causa della canicola, hanno spinto alcune aziende di distribuzione a vietare formalmente l'utilizzo di acqua per usi non primari. Un divieto in vigore da martedì per esempio a Mendrisio.