Il procuratore generale John Noseda, raggiunto dai microfoni della RSI, chiarisce la portata e il campo di applicazione dell'articolo 102, a cui si è fatto riferimento in due inchieste. La prima, quella appena avviata dalla Procura federale a carico della Banca della Svizzera italiana e l'altra, invece, conclusa con il rinvio a giudizio dell'Ente Ospedaliero Cantonale (vedi articoli correlati).
"Se non è possibile identificare l'autore di un reato commesso all'interno di un'impresa — ha esordito (ascolta l'audio in fondo all'articolo) — allora è la società stessa che deve rispondere, rischiando di pagare una multa fino a cinque milioni di franchi. Evidentemente l'impresa, nell'ambito del procedimento penale, dovrà essere rappresentata da uno dei suoi organi".
Il titolare dell'inchiesta sull'EOC sottolinea che l'articolo 102 del codice penale raramente capita che sia applicato. In merito a BSI il procuratore generale osserva che "nei reati finanziari c'è sempre qualcuno che firma bonifici e documenti, quindi l'inchiesta potrebbe prendere un'altra piega...".
CSI/px
CSI 18.00 del 27.05.2016 - Il servizio di Romina Lara
RSI Info 27.05.2016, 19:14
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