Ticino e Grigioni

L'edilizia riparte, ma a regime ridotto

Solo 300 i cantieri aperti in Ticino da lunedì 20 aprile e solo un terzo dei 4'000 frontalieri del settore passeranno il confine

  • 19 aprile 2020, 23:11
  • 22 novembre, 19:31
03:10

Cantieri, le incognite della riapertura

Il Quotidiano 19.04.2020, 21:00

Di: Quotidiano/mpe 

Lunedì in Ticino riaprono i cantieri, ma solo quelli nei quali vengono impiegati al massimo 10 lavoratori, nel rispetto delle norme di distanza sociale (2 metri all'aperto e un muratore ogni 10 metri quadrati all'interno) e di igiene (guanti e mascherina). Per molti non sarà facile, conferma il direttore della SSIC Nicola Bagnovini, tanto che solo in un massimo di 300 località dovrebbero tornare a muoversi le gru e a risuonare i macchinari della costruzione.

Il direttore della SSIC Nicola Bagnovini

Il direttore della SSIC Nicola Bagnovini

  • Tipress

Dei 4'000 frontalieri che lavorano nel settore delle costruzioni solo un terzo varcherà la frontiera lunedì, visto che per ridurre i passaggi alla dogana si è deciso di privilegiare la manodopera residente.

Grosse difficoltà sono poi previste anche al capitolo del rispetto dei termini di consegna e sul piano della resa delle diverse squadre, che in ragione delle limitazioni imposte dal coronaviruis sarà certamente inferiore.

"Ritardi e carenze nella fornitura le temiamo anche in relazione alla fornitura del materiale - spiega Bagnovini in un servizio messo in onda dal Quotidiano - per il ferro d'armatura in particolare e per il beton".

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