In Ticino, c'è chi legge con gli occhi degli altri. Come? Attraverso gli audio libri che una sessantina di volontari incidono ogni giorno. Un progetto che porta avanti da anni UNITAS, l'Associazione ciechi e ipovedenti della Svizzera italiana. La Biblioteca Braille e del libro parlato, nata nel 1948, conta oltre 7'000 volumi parlati, circa 700 volumi in scrittura Braille e altri 800 a grandi caratteri. I volontari trascorrono ogni anno molto tempo in cabina (o a casa) a registrare riviste, saggi, romanzi, poesie. L'anno scorso hanno inciso 189 nuovi testi.
CSI 18.00 del 24.12.2019 Il servizio di Francesca Calcagno
RSI Info 25.12.2019, 12:10
Contenuto audio
Fra i circa 250 utilizzatori c'è Simone Mignami che ogni giorno, da Riva San Vitale, va a lavorare a Bellinzona. Leggere per lui "è un salvagente, altrimenti i viaggi in treno sarebbero un inferno". E poi c'è Flavio Zanetti, che la vista l'ha persa in tarda età e Cinzia Marisa ,che ha chiesto ai volontari di leggerle alcuni testi di pedagogia, perché è mamma da poco e desiderava qualche consiglio per crescere Nicolò.
Insomma, i libri parlati fanno felici molti, a partire dagli stessi volontari.