L'esercito dei collaboratori del Pardo

Il loro impegno dietro le quinte sta per essere coronato: a Locarno tutto è pronto per dare il via alla 71esima edizione del Film Festival. Ottocento persone la sera del 1° agosto potranno tirare un sospiro di sollievo. Sono l'esercito di collaboratori che, anno dopo anno, garantisce la riuscita dell'evento culturale più importante della Svizzera. Sotto la direzione della squadra professionistica che affianca la direzione (Carlo Chatrian, Raphaël Brunschwig, Nadia Dresti, Mattia Storni e Amel Soudani) si occupano di tutto: dalla decorazione alla logistica, dalla comunicazione alla programmazione dell'arrivo dei film, dall'accoglienza degli ospiti alla gestione del pubblico.

È un esercito variegato. Quello che accomuna tutti è la fierezza di lavorare per il Festival che è sempre alla ricerca di nuovi interessati (le iscrizioni per questa edizione sono chiuse ma tra un po' già comincerà la selezione per il 2019).

Il lavoro affinché tutto sulla piazza, nelle sale e negli altri luoghi che fanno il festival funzioni a dovere, è iniziato ben prima che Locarno assumesse la sua colorazione maculata attorno alla metà di luglio. Alcuni dedicano al Pardo parte del proprio tempo durante tutto l'anno, come chi si occupa di Locarno Pro, la sezione che si rivolge ai professionisti del cinema. Per altri l'impegno è concentrato su un paio di settimane. C'è chi alle spalle ha decenni di esperienza e chi è al debutto.

Tutti indistintamente, però, mercoledì (la prima proiezione si terrà alle 14.00 al Gran Rex con "Ruggles of Red Gap" introdotta da Carlo Chatrian e Roberto Turigliatto) saranno emozionati e orgogliosi per aver contribuito al successo di un'altra edizione del Film Festival. Sarà un attimo perché dietro le quinte il lavoro non si ferma mai. Si concederanno un sospiro di sollievo, ma per tirare il fiato dovranno aspettare almeno altri 11 giorni.