L’apertura, oggi, giovedì, di un procedimento penale per omicidio colposo plurimo nei riguardi di un caseificio svittese a seguito della morte per listeriosi di dieci persone che ne avevano mangiato i prodotti nel 2018, evidenzia che il problema legato a quest’intossicazione è sempre presente.
A sud delle Alpi i casi sono in media tra i sei e i dieci all’anno. La listeriosi è una tossinfezione alimentare dovuta al battere che la provoca, il Listeria monocytogenes. Un microbo che si trova normalmente nel terreno e nell'acqua e può quindi facilmente contaminare le derrate alimentari.
Nicola Forrer, direttore del Laboratorio Cantonale, ha spiegato ai microfoni della RSI che ogni anno sono effettuate diverse centinaia di controlli all’anno per scovare quest’agente patogeno, che si può trovare anche nella carne destinata a esser consumata cotta come le luganighe. Forrer ha poi precisato che “è opportuno precisare che la responsabilità per la sicurezza dei prodotti è delle aziende. La legge alimentare lo definisce chiaramente. Per quanto concerne le nostre analisi il tasso di riscontri positivi è molto basso. Lo scorso anno abbiamo trovato un solo campione ambientale positivo”.
Svitto, 10 morti per listeriosi
Telegiornale 27.08.2020, 22:00