Ticino e Grigioni

Lo spartito della truffa

Un austriaco attivo nel settore musicale avrebbe compiuto illeciti per circa 3,5 milioni di franchi. Tra questi la vendita di un aereo non suo

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Una truffa da film

Il Quotidiano 25.07.2024, 19:00

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Di: Francesco Lepori

Musica, cinema e spettacolo sono le sue grandi passioni. E quello a cui ha dato vita potrebbe essere tranquillamente il copione di un film. La pellicola l’ha girata in vari Paesi europei, dove prospettava investimenti a livello mondiale nei settori più disparati; dalla soia alle piattaforme petrolifere. Naturalmente dietro la promessa di lauti guadagni.

Lui è un cittadino austriaco sulla quarantina, con precedenti penali in patria, che risiedeva nel Canton Svitto. La polizia lo ha arrestato oltre San Gottardo, agli inizi di luglio, mentre si apprestava a rientrare in Svizzera da una trasferta.

Ora si trova alla Farera. Nei suoi confronti gli inquirenti ticinesi, coordinati dal procuratore pubblico Nicola Borga, ipotizzano i reati di truffa, appropriazione indebita e falsità in documenti.

L’intricata trama da ricostruire parla di un ricco investitore straniero, che lo scorso anno gli affidò circa due milioni e mezzo di franchi. Somma giuntagli in parte da una banca di Lugano. In barba agli accordi lui li avrebbe utilizzati a scopi personali: produzioni musicali, videoclip, Bentley e Ferrari.

Un secondo filone di indagine riguarda invece la vendita, per quasi un milione, di un aereo che non gli apparteneva. Al pari dell’altro danneggiato, anche l’acquirente del velivolo si è costituito accusatore privato.

L’imputato, difeso da Fabio Käppeli, è sostanzialmente reo confesso, e ha già espresso l’intenzione di restituire il maltolto. Pochi i fondi finora recuperati.

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