Il Governo ticinese ha licenziato un messaggio con la richiesta di stanziamento di un credito netto di 7’110’000 franchi, e di autorizzazione alla spesa di 16’630’000 franchi, per la riorganizzazione del nodo intermodale alla stazione FFS di Locarno-Muralto, un’opera centrale del Programma di agglomerato del Locarnese di terza generazione (PALoc3). Lo ha reso noto lo stesso Esecutivo, in una nota pubblicata oggi, giovedì.
Il progetto del nodo intermodale
Il credito di costruzione concerne le seguenti infrastrutture: il terminale bus, due zone di fermata per bus in transito, la riqualifica di Piazza Stazione e Viale Cattori - dove il traffico sarà ridotto di due terzi - il riassetto completo e la riqualifica di Via della Stazione, la riorganizzazione di Via Municipio e la riorganizzazione degli stalli bici.
Il progetto era stato allestito dal Cantone nel 2021 e parallelamente il Municipio di Muralto aveva elaborato e sottoposto al Consiglio comunale la modifica di piano regolatore per le parti, anche commerciali, di sua competenza. Questa modifica, però, era stata contestata da un referendum e da ricorsi, poi accolti dal Consiglio di Stato. E visto anche che il legislativo muraltese aveva respinto il credito per una nuova variante del nodo, si è tornati indietro proprio a quella del 2021 . Questa, in particolare, riduce da 3’100 a 1’000 i veicoli che transiteranno giornalmente su Viale Cattori, ai quali si aggiungeranno però 250 bus che circoleranno unicamente in salita.
Il passo annunciato oggi dal Governo cantonale era ormai urgente: i lavori devono cominciare entro la fine del 2025 per non perdere 5,41 milioni di franchi di contributi federali.
Notiziario delle 16:00 del 23.11.2023
Notiziario 23.11.2023, 16:30
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