Il Governo ha respinto il reclamo di Giorgio Ghiringhelli, del movimento "il Guastafeste", relativo alle informazioni fornite nell'opuscolo delle votazioni, per l'iniziativa sulla legittima difesa, uno dei temi al voto domenica prossima, 9 febbraio.
Ghiringhelli non le aveva mandate a dire presentando il suo reclamo: aveva minacciato di portare la questione a Losanna. Una possibilità che ora rimane aperta dopo la decisione governativa che - da nostre informazioni - lo respinge. Al centro della diatriba c'è l'opuscolo informativo inviato alla cittadinanza in merito all'iniziativa popolare (di cui è il primo firmatario) denominata "Le vittime di aggressioni non devono pagare i costi di una legittima difesa", che passerà dalle urne domenica.
Il reclamo contestava la parte - tra i punti a sostegno del no - in cui si afferma che l'iniziativa "viola il diritto federale". Ma allora non sarebbe stata neppure giudicata ricevibile, aveva obiettato Ghiringhelli, secondo cui l'informazione fornita è fuorviante. Critiche che il Governo ha però rispedito al mittente. "L'informazione è corretta e si fonda su elementi oggettivi emersi anche nella discussione parlamentare" conclude l'Esecutivo respingendo il reclamo in questione. L'opuscolo - motiva il Governo - si limita a segnalare che in determinate situazioni, ben definite, come emerso anche in Parlamento si può manifestare appunto un contrasto con il diritto superiore. E ciò nell'ambito di un'informazione completa. In nessun passaggio si indica che l'iniziativa popolare è anticostituzionale. La notizia è fresca, la votazione imminente e non è detto che la questione si chiuda qui.
Respinto il ricorso di Ghiringhelli sulla votazione
Il Quotidiano 05.02.2020, 20:00