L'inchiesta dell'Amministrazione federale delle contribuzioni nei confronti di due gestori di bordelli ticinesi per presunte imposte non pagate all'erario non lasciano spiazzato il procuratore generale John Noseda.
"Le cifre non mi sorprendono. Sono in linea con gli accertamenti condotti nel settore della prostituzione" ha spiegato. Il capo degli inquirenti ticinesi ha detto ai nostri microfoni (ascolta l'audio a lato) che, a seguito dell’inchiesta Domino, in una decina di casi è stato sollecitato l’intervento delle autorità fiscali federali e cantonali.
Penale fa rima con fiscale
"Nel giro della prostituzione i reati penali hanno quasi sempre risvolti fiscali" spiega Noseda, precisando che "in tutti i casi abbiamo constatato redditi, provenienti da reati penali e attività non dichiarate, nell’ordine di diversi milioni di franchi per singola persona".
“Il lucro è il movente”
“In tutti questi reati, dallo sfruttamento della prostituzione all’usura, il lucro è il movente principale. Gli strumenti finanziari sono efficaci, perché colpiscono il movente. Sono molto utili a livello preventivo e permettono di recuperare soldi per lo Stato” ha detto il pg, ricordando l’importanza di affrontare la criminalità su più fronti.
Red. MM/Da.Pa./CSI
Gallery audio - Luci rosse, "lucrare in nero è la regola"
CSI 18.00 Il procuratore generale John Noseda al telefono con Furio Ghielmini
RSI Info 30.12.2013, 18:03