Il procuratore Arturo Garzoni ha rinviato a giudizio dinanzi alle Assise criminali di Locarno i due cittadini italiani di 41 e 59 anni in relazione alla rapina di un distributore di benzina con annesso un ufficio cambi a Magadino, avvenuta nel luglio del 2016. Come riferito giovedì dalla polizia cantonale, uno dei due accusati è in carcere in espiazione anticipata della pena, l'altro è a piede libero dopo il pagamento di una cauzione.
Nei loro confronti si ipotizza, congiuntamente, il reato di rapina aggravata, perché commessa con un'arma da fuoco e in banda. I due avrebbero commesso il fatto in correità, agevolati dal fatto che uno di loro lavorava presso l'ufficio cambi derubato (l'ammontare della refurtiva era di circa 14'000 franchi).
Singolarmente gli imputati dovranno poi rispondere di diversi altri reati: infrazione alla Legge federale sulle armi e le munizioni, falsità in documenti, complicità in esercizio illecito della prostituzione, infrazione della Legge federale sulle assicurazioni obbligatorie.
CaL