La notte tra venerdì e sabato è stata di quelle burrascose, con grandi accumuli d'acqua e un vento di scirocco inusuale a Sud delle Alpi. Le raffiche hanno toccato punte di 140-180 chilometri all'ora in montagna e a valle si sono toccati anche i 100 chilometri all'ora, come a Cevio, a Locarno Monti ma anche in alcune località del Mendrisiotto. Venti che si sono tradotti in diversi disagi su tutto il territorio, soprattutto a causa di alberi divelti o piccoli smottamenti. Ingenti anche i quantitativi di precipitazioni soprattutto nelle valli superiori: in Valle Onsernone, per esempio, si sono pure verificate varie frane che hanno provocato disagi durante tutta la giornata di sabato. E a Mosogno sono stati registrati 367 litri di pioggia per metro quadrato,
Il peggio sembra ormai passato, ma la perturbazione è destinata a durare, ci conferma Luca Nisi di MeteoSvizzera: “La depressione che causa queste precipitazioni non si sposterà di molto, però gli afflussi di aria umida verso il sud delle Alpi saranno nettamente inferiori”.
Per i prossimi giorni, quindi, bisogna attendersi un tempo molto nuvoloso e ancora precipitazioni “che domani sull’Alto Ticino, nelle regioni già molto toccate dal maltempo, saranno continue ma con un’intensità minore rispetto ad oggi e alla scorsa notte”, aggiunge Nisi. Nelle Centovalli, sottolinea il meteorologo, “si sono registrati quantitativi di acqua che hanno superato abbondantemente i 400 millimetri nelle 24 ore”. Domani, tuttavia, in Alta Vallemaggia sono attesi quantitativi tra i 40 e gli 80 millimetri.
Lo scirocco si abbatte sulla Svizzera italiana e Uri
Telegiornale 03.10.2020, 14:30
Precipitazioni: superati alcuni record
Fra il Sempione e la parte occidentale del Sopraceneri fino all’alto Malcantone, si legge sul sito di MeteoSvizzera, sono caduti in poco più di 24 ore 220-300 millimetri di pioggia, con punte fino a 400-440 millimetri nella zona maggiormente colpita (soprattutto Centovalli e Onsernone). Alcune stazioni di misura hanno sfiorato o localmente superato i record storici, facendo superare valori di allerta maltempo corrispondenti a un livello 5, il più alto.
Dal sito di MeteoSvizzera
Cronache della Svizzera italiana delle 18.00 del 03.10.2020: il servizio di Darco Degrussa
RSI Info 03.10.2020, 20:39
Contenuto audio
Preoccupazione per i corsi d’acqua
Le forti piogge non hanno causato smottamenti maggiori, ma hanno ingrossato notevolmente i corsi d’acqua principali del cantone. A creare qualche problema, spiega ai nostri microfoni Laurent Filippini, capo dell’Ufficio dei corsi d’acqua, sono stati soprattutto il Ticino e la Maggia: “Il Ticino, in particolare, è uscito dai suoi argini sommergibili a Gudo e a Magadino e a Osogna”.
L'esondazione del fiume Ticino
RSI/TI-Press 03.10.2020, 16:42
Il Ticino, continua Filippini, ha raggiunto domenica mattina una punta di 1'150 metri cubi di acqua al secondo, più o meno all’altezza di Bellinzona, “è il limite per lo sfioramento all’interno delle golene”. La Maggia, invece, “è arrivata a Locarno a 2'300-2’400” metri cubi.
Il pericolo dato dai corsi d’acqua sta rientrando, l’attenzione va ora ai bacini idrici, in particolare al Verbano che in alcuni punti è già esondato.
Fiumi in piena, l'analisi degli esperti del Cantone
Il Quotidiano 03.10.2020, 21:00