Maltrattamenti ignorati

Ventinove domande al Consiglio di Stato sui maltrattamenti commessi ai danni degli ospiti della casa per anziani di Balerna a partire dal 2011, un caso emerso a più riprese negli ultimi anni sulla stampa. A porle è Matteo Pronzini del Movimento per il socialismo, che denuncia "una triste storia di negligenza, incompetenza (e forse altro) delle autorità comunali e cantonali".

I fatti in breve: una prima inchiesta amministrativa era stata aperta il 18 marzo 2011 dal Municipio nei confronti di una ex dipendente, ma in seguito chiusa dopo le dimissioni della stessa. Solo dopo la denuncia della famiglia di una delle
12 presunte vittime (7 delle quali nel frattempo decedute) erano state informate commissione di vigilianza sanitaria e,
500 giorni dopo, il Ministero pubblico. Nuovo ritardo:
a 18 mesi dall'atto di accusa del 2015, il processo non è ancora stato celebrato, ricorda Pronzini. La donna aveva anche minacciato la stagista che aveva segnalato il suo comportamento.

L'accusata aveva in seguito puntato il dito contro tre colleghi e tutti sono finiti indagati, due anche per vie di fatto. Dodici anche stavolta le vittime, di cui sette già morte e quattro già fra i maltrattati della prima denuncia, scrive l'esponente dell'MPS. Il terzetto di dipendenti intanto, a differenza dell'ex collega, è ancora impiegato nell'istituto e non è mai stato sospeso, mentre quella parte del personale che aveva osato segnalare un ambiente di lavoro negativo è stata "liquidata".

Sollecitato in Gran Consiglio, dove siede, il sindaco di Balerna si è rammaricato della spettacolarizzazione dell'atto parlamentare, presentato con tanto di conferenza stampa. Il Governo cantonale, ha ricordato, si è già espresso due volte e in modo circostanziato sul caso, l'ultima meno di un anno fa. E una perizia esterna attesta che nella casa di riposo tutto è in ordine.

pon

Dal Quotidiano:

Per saperne di più:

Il testo dell'interrogazione di Matteo Pronzini

CSI 18.00 del 12.12.2016 Il servizio di Furio Ghielmini