Molte famiglie ticinesi si mettono in questi giorni alla ricerca di una ragazza alla pari. Bisogna prepararsi per tempo alla ripresa scolastica in settembre. Il compito quest'anno appare però più difficile che in passato. Il problema non è tanto dovuto alla paura del coronavirus - anche se il Ticino è stato fra i cantoni più colpiti - quanto al ritardo organizzativo causato dalla pandemia e dal lockdown, che già ha costretto molti giovani venuti al sud da oltre San Gottardo a trascorrere di fatto una quarantena lontano dalle loro famiglie negli scorsi mesi.
CSI 18.00 del 14.06.2020 Il servizio di Giordano De Lucia
RSI Info 14.06.2020, 20:02
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"Abbiamo avuto pochissime iscrizioni, anche perché non si sapeva esattamente come si andava avanti", conferma Andrea Lindi, responsabile di Pro Filia Ticino. Non mancano invece le richieste da parte di famiglie ospitanti, ben 15 quelle nuove ricevute dall'associazione del settore e 35 le famiglie iscritte alla sola Pro Filia. Non si sono invece (ancora) mossi i giovani: appena una decina le "au pair" pronte a fare le valigie per venire in Ticino e altrettanti i ragazzi ticinesi disposti a partire, la metà rispetto allo scorso anno.