Il Dipartimento della sanità e della socialità ticinese è nuovamente nell'occhio del ciclone per quanto riguarda i mandati diretti, ovvero non sottoposti a concorso, attribuiti nell'ambito dei richiedenti l'asilo. Dopo lo scandalo legato alla Argo 1, società alla quale era stato affidato il servizio di sicurezza in un contesto di emergenza, a finire sotto i riflettori è ora il servizio catering.
La fornitura di pasti sarebbe stata assegnata, come anticipato da Ticinonline, a un ristorante del Mendrisiotto, attivo da anni nell'accoglienza di migranti. Un mandato attribuito sotto la pressione dell’urgenza, venuto alla luce anche grazie all'intervento della giustizia chiamata a far luce sul caso della Argo 1.
Da Bellinzona, per ora, bocche cucite, fintanto che la questione mandati diretti non sarà definitivamente analizzata dal Controllo cantonale delle finanze. Intanto, al di fuori di Palazzo, iniziano a levarsi le voci di protesta. Tra le prime, quella Movimento per il socialismo che, in una nota diramata mercoledì, invita i consiglieri di Stato Paolo Beltraminelli e Norman Gobbi a rassegnare le dimissioni dall’incarico.
Quot/bin
Dal Quotidiano: