Ticino e Grigioni

Mascherina in prima? Genitori contrari ottengono ragione

Il Tribunale federale accoglie la tesi della famiglia di un bimbo, multata per averlo tenuto a casa da scuola per due settimane durante la seconda ondata pandemica

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RG 09.00 del 21.02.2025 La corrispondenza di Patrick Colombo

RSI Info 21.02.2025, 10:20

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Di: ATS/pon 

Nel pieno della pandemia i genitori di un allievo di seconda elementare in una scuola del Grigioni italiano si erano rifiutati di mandare il figlio a scuola. Il motivo: l’obbligo di indossare la mascherina emanato dalla scuola della vallata italofona già a partire dalla prima elementare. A livello cantonale questo provvedimento vigeva solo dalla terza elementare. Una sentenza del Tribunale federale dà ora ragione ai ricorrenti.

Introdurre l’obbligo di indossare la mascherina dalla prima elementare non era giustificato, si legge nella sentenza del Tribunale federale del 21 gennaio scorso, che mette così fine a un iter durato tre anni.

Era la fine di novembre 2021, nel pieno della seconda ondata pandemica, quando il Governo del Canton Grigioni aveva disposto l’obbligo di indossare la mascherina a partire dalla terza elementare. Una disposizione che valeva nelle regioni fortemente colpite dal Covid. Il Consiglio scolastico di una vallata italofona era come detto andato oltre: dal 6 al 22 dicembre 2021 aveva prescritto l’obbligo della mascherina già a partire dalla prima elementare.

I genitori del bambino, che allora frequentava la seconda elementare, avevano deciso di non mandarlo più a scuola. Nella sentenza si legge che il minore non poteva indossarla per motivi di salute. Il Consiglio scolastico aveva sanzionato i genitori con una multa di 1’500 franchi per lesione dell’obbligo di frequenza. Il provvedimento era stato confermato sia dal Dipartimento cantonale dell’educazione, cultura e protezione dell’ambiente che dal Tribunale amministrativo grigionese.

I genitori hanno fatto quindi ricorso alla corte di Losanna, che ha riconosciuto i loro motivi. Le autorità scolastiche si sono spinte oltre le loro competenze, violando con un provvedimento arbitrario la legge cantonale e la costituzione comunale. Ai ricorrenti è stata così cancellata la multa, inoltre riceveranno un indennizzo dal Cantone di 2’500 franchi.

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