Porta anche in Ticino l’inchiesta della procura milanese che ha permesso di smascherare un giro milionario di fideiussioni fittizie. Tra gli indagati figurano anche due cittadini italiani residenti nel Mendrisiotto e per uno di loro è scattato l'arresto.
Stamane, dando seguito alla rogatoria giunta da oltre confine, la procura federale ha perquisito case e uffici dei due, entrambi titolari di varie società. Si cercano i documenti; le tracce di un raggiro che, in pochi mesi, avrebbe permesso di portare a termine una truffa colossale e d’incassare qualcosa come circa 12 milioni di euro.
Soldi spillati a privati ed enti pubblici, rifilando loro titoli di garanzia sprovvisti in realtà delle coperture finanziarie. In altre parole, carta straccia. Il totale delle fideiussioni-bidone sfiorerebbe addirittura il miliardo di euro. Quindici le ordinanze di custodia cautelare emesse; una quarantina gl’indagati. Tutti membri - secondo gl’inquirenti milanesi – di una vera e propria associazione a delinquere.
Nell’elenco compaiono inoltre nomi già noti alla giustizia elvetica, per condanne o procedimenti in corso. I blitz sono scattati soprattutto nel Nord Italia. Sul fronte svizzero l’operazione è stata coordinata dalla sostituta procuratrice Elisabetta Tizzoni.
Quotidiano/Red.MM
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